Ha regnato sull’Inghilterra per 45 anni, ma Elisabetta I Tudor viene considerata da tutti la sovrana di un’intera epoca storica
Nata a Greenwich il 7 settembre 1533, Elisabetta I era figlia di Enrico VIII e della sua seconda moglie Anna Bolena.

Alla sua nascita, non fu accolta molto bene in famiglia, perché tutti desideravano un maschietto al quale si potesse lasciare il regno in eredità, anche perché il primo matrimonio di Enrico VIII con Caterina d’Aragona aveva dato alla luce solamente Maria I d’Inghilterra.
Elisabetta era comunque una possibile erede al trono, ma quando la madre venne accusata di stregoneria e di incesto e decapitata, fu eliminata anche dalle possibili opzioni.
Il padre, che non amava perdere tempo, il giorno seguente alla morte di Anna Bolena, si fidanzò con Jane Seymour, dalla quale ebbe un figlio maschio, Edoardo.
La sfortunata però morì solo dodici giorni dopo il parto, lasciando il piccolo Edoardo senza madre e cagionevole di salute. Il nuovo erede fu cresciuto come sotto una cupola di cristallo: Enrico, pur amando moltissimo Edoardo in quanto unico figlio maschio, era spaventato dal fatto che a Londra potesse morire, a causa delle frequenti epidemie e lo fece trasferire a Windsor; si dice che facesse pulire la sua camera da letto addirittura tre volte al giorno!
Lo so, lo so, l’articolo è su Elisabetta I e forse mi sto dilungando un po’ troppo, però serve per capire il motivo per il quale alla fine proprio lei salì al trono.
Infatti il prediletto Edoardo divenne a neanche 10 anni il successore di Enrico VIII, ma regnò solo per sei anni, perché morì, come ci si aspettava, molto giovane.
Enrico dopo Jane Seymour aveva sposato la giovane vedova Catherine Parr, alla quale stava molto simpatica Elisabetta I. Grazie a lei infatti la futura regina poté ricevere una validissima istruzione, che comprendeva materie come greco, latino, italiano e francese.
Alla morte di Edoardo salì al trono Maria I, come constatato da Enrico negli Atti di successione. Durante gli anni in cui regnò la cattolica Maria I, Elisabetta, che era di religione anglicana, le stette accanto, per mantenere in qualche modo la promessa di tolleranza fra anglicani e cattolici.
Finalmente, nel 1558, dopo la morte di Maria I, Elisabetta le succedette al trono, e così iniziò il processo di formazione dell’Inghilterra che conosciamo oggi.
Infatti il periodo durante il quale Elisabetta governò passò alla storia come The Golden Age, ossia L’età dell’oro. In questi anni alla corte di Elisabetta furono ospitati scrittori e letterati di grande calibro, come William Shakespeare, così giusto per fare un nome.
Elisabetta cambiò la gerarchia ecclesiastica dell’Inghilterra, mettendo all’apice l’arcivescovo di Canterbury, mentre il sovrano assumeva il ruolo di protettore della Chiesa. Inoltre la regina, che parlava fluentemente molte lingue, poteva destreggiarsi con scaltrezza tra i vari diplomatici d’Europa, e questo le permise anche di continuare la politica di riforma del paese iniziata dal padre.
Elisabetta riuscì a vincere una nazione potente come la Spagna, a dare un forte impulso all’economia inglese e a proteggere il paese dall’intolleranza, tutte cose che a quell’epoca erano una grande conquista per una donna.
Morì il 24 marzo 1603, ma ancora oggi è riconosciuta come una delle sovrane più importanti d’Inghilterra, se non la più importante.
I primati di Elisabetta I
- sancì la nascita della chiesta anglicana di cui divenne governatore supremo
- emanò il Poor law, un provvedimento per distribuire un assegno di mantenimento destinato ai contadini che non potessero più lavorare per anzianità o malanni
- lasciò il regno in attivo dopo 45 anni ininterrotti
- non si sposò mai
