Ragiona con me: Platone

Iniziamo: chi è Platone? Platone è stato uno dei primi filosofi e anche uno dei più bravi e ha scritto davvero moltissimi testi e vi parlerò di 2 dei più famosi: il mito della caverna e il Simposio. Ma andiamo con ordine: chi era il maestro di Platone? Il maestro di Platone era Socrate anche lui era un filosofo bravissimo e ha insegnato a Platone un sacco di cose. 

Ora parliamo del mito della caverna. In una caverna ci sono dei prigionieri, che stanno imprigionati, dietro di loro ci sono un muro e un fuoco. Mettiamo che dietro di loro passano delle persone con dei vasi sulla testa, i prigionieri guardano soltanto davanti a loro e vedono soltanto le ombre, e pensano che ci siano dei mostri sul soffitto e si spaventano. Ma un giorno un ragazzo decide di scalare il muro e andare a vedere cosa c’è fuori. Appena uscito dalla caverna visto che non è abituato al sole viene accecato, si dispera e aspetta che i mostri lo divorino, ma piano piano gli occhi si abituano al sole e vede la meravigliosa bellezza della natura. Quindi decide di tornare dagli altri per raccontarlo. Ma quando rientra dagli altri per raccontarlo, un vecchio pauroso si fa avanti e dice “Vedete questo ragazzo, è stato troppo tempo al sole ed è diventato pazzo!”; “Ma che dite?! Su venite fuori e vedete con i vostri occhi la realtà” dice il ragazzo ma purtroppo nessuno gli crede e lo inseguono perché credono che sia un alleato dei mostri.

E a voi, cari lettori, è mai capitato di credere a qualcosa che poi si è rivelata non vera? Oppure di dire la verità e di non essere creduti? Lasciate un commento alla fine del mio articolo se vi è successa una esperienza simile.

E non perdetevi la seconda puntata di Platone in cui parleremo del Simposio, nel numero di giugno.

A presto!

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4 commenti su “Ragiona con me: Platone”

  1. Si ,molte volte si fa fatica ad accettare la realtà,specialmente se non si ha il coraggio di capire quello che ci accade.L’articolo mi ha fatto riflettere,comunque complimenti a Diego.

  2. Si é vero, anche a me é capitato di dire la verità e non essere creduto.
    Ma secondo me bisogna continuare a ricercare e comunicare la verità.

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